ROBOTICA EDUCATIVA A SCUOLA: BUONA PRATICA
ROBOTICA EDUCATIVA A SCUOLA: BUONA PRATICA
In questo articolo vorrei presentare un esempio di buona pratica didattica di robotica educativa nella scuola primaria: Lego WeDo, Scratch, Powtoon, Google doc, Google drive e presentazioni, Word, BeeBot in un grande progetto interdisciplinare legato anche allo storytelling.
Si tratta di un progetto interdisciplinare che ha coinvolto due classi terze della scuola primaria, la Fondazione Golinelli di Bologna e l’Usr dell’Emilia Romagna.
Diventa uno degli esempi in cui è possibile utilizzare la robotica con bambini di 8 anni in progetti trasversali che coinvolgono più discipline. In questo caso italiano, arte, tecnologia, musica e scienze hanno fatto parte di un unico grande progetto sostenuto da Enti e genitori.
Fondamentale la collaborazione tra colleghi in un percorso a classi aperte, dove la fase laboratoriale è stata il fulcro di tutto. Non solo nella manipolazione e costruzione di scenari e personaggi, ma insieme alle competenze informatiche, sviluppo del pensiero computazionale, grande motivazione e curiosità.
PROGETTO: “LA FIABA DEL DRAGO FURIOSO“
Che cosa in concreto si può fare a scuola.
“LA FIABA DEL DRAGO FURIOSO” realizzata dalle classi terza A e B di una scuola primaria e portata all’evento School Maker Day del Golinelli di Bologna grazie alla partecipazione del Servizio Marconi dell’Usr dell’Emilia Romagna.
Partendo dalla costruzione di una fiaba creata da due gruppi di bambini a classi aperte (“La fiaba del drago furioso”), si passa poi alla costruzione dei personaggi con la robotica educativa, in questo caso Lego WeDo (la scimmia) ed un laboratorio creativo manuale con il progetto “Ricicliamo” dove vengono adoperati oggetti di riciclo e materiali semplici (Arte).
Un percorso interdisciplinare che ha visto anche il collegamento con il progetto di scienze “La semina”. Vengono coinvolti, in questo modo, diversi docenti del team e diverse discipline. Gli alberi dello sfondo scenografico della fiaba sono stati realizzati con la semina del prato nelle bottiglie (in classe). Gli alunni comprendono che il progetto è parte integrante di una didattica allargata e condivisa.
Dopo la realizzazione di contenuti e sfondi in un laboratorio creativo manuale, si può inserire il digitale.
Come?
Partendo dalla dettatura. In coppia e con un PC (qualsiasi esso sia) la fiaba viene dettata…dall’insegnante, da un coetaneo, da un allievo di una classe diversa, da un genitore. Il semplice Word o simili sarebbero sufficienti, ma …….
- se si volesse rendere il prodotto facilmente condivisibile per essere visto e commentato o modificato e corretto dalla maestra o dai compagni;
- se si volesse finire il lavoro a casa con l’aiuto degli amici o dei genitori senza perdere nulla di ciò che è stato fatto in classe o addirittura lavorare on line in una forma di didattica attiva e collaborativa con il medesimo documento o con documenti diversi ma condivisi, ecco, che allora la TECNOLOGIA CI VIENE INCONTRO con Google Documenti del pacchetto GSuite (di cui parlerò in modo approfondito in un prossimo articolo).
Presento qui solo la versione di Google, ma esistono diversi strumenti con le medesime possibilità.
Se si possiede un account GMAIL o, meglio, un account Google all’interno di un Dominio scolastico protetto e filtrato; se ogni alunno possiede un account del genere, da poter utilizzare a scuola e a casa in una sorta di classe virtuale, tutto ciò è possibile.
Le due classi terze hanno utilizzato questa modalità di lavoro e il progetto è diventato di semplice gestione da parte degli insegnanti. Si pensa che le classi virtuali siano per scuole secondarie di primo e secondo grado. Nella scuola primaria i bambini, così come imparano con facilità le semplici regole della convivenza civile, in egual modo imparano (con l’aiuto dei docenti) a lavorare on line rispettando le regole imposte da una navigazione sicura, a maggior ragione in un Dominio dedicato.
Poi?
Dopo la composizione del testo on line, la revisione e la condivisione, la stessa fiaba può essere animata con programmi adatti alle presentazioni :
- Google presentazioni
- Animoto
- Haiku Deck
- Powtoon…….e tanti altri. In questo caso è stata utilizzata l’app gratuita Powtoon, semplice, divertente, completamente gestibile dagli allievi che hanno riprodotto il testo con questa applicazione usando un Chromebook. L’app è on line, gratuita nel pacchetto base, sufficiente per questo tipo di lavoro. Una fase è stata dedicata al coding con l’apina BeeBot; ma per non appesantire il contenuto di questo articolo, rimando al prossimo la descrizione dettagliata del lavoro svolto. Infine, la fiaba è stata riprodotta con Scratch ricreando personaggi e ambienti, programmando movimenti e conversazioni per rendere il prodotto multimediale in un portale internazionale.
Dopo la costruzione della scenografia e dei personaggi, la realizzazione per iscritto in varie forme della fiaba, l’utilizzo di applicazioni on line, di coding, di codifica e la verbalizzazione della stessa, il prodotto è stato presentato all’evento School Maker Day, dove i bambini, al passaggio degli ospiti incuriositi dal lavoro svolto, hanno raccontato con grande abilità di comunicazione tutto il procedimento che li aveva portati alla realizzazione del progetto. Oltre alle competenze già precedentemente espresse, non per ultima, la comunicazione e la relazione hanno completato questo lavoro gratificante.
E’ la passione il motore che spinge ad imparare. Al prossimo articolo………..
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