5 buoni motivi per i quali ogni scuola dovrebbe partecipare alla Call for Schools
Se il “Dove vogliamo andare” del PNSD può essere considerata la vision di questo documento programmatico, allora la sezione “DIGITALE, IMPRENDITORIALITÀ E LAVORO“, ben si colloca con l’iniziativa che ogni anno la Maker Faire rivolge alle scuole, ovvero la cosiddetta Call for Schools.
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) dichiara che “Il mondo del lavoro, e la società in generale, richiedono con sempre maggior vigore competenze cosiddette trasversali, come il problem solving, il pensiero laterale e la capacità di apprendere. In questo, il digitale offre un traino fondamentale. Le opportunità dell’autoimprenditorialità nell’era digitale (con le loro necessità formative), sono un modo notevole per sviluppare competenze attraverso la pratica e, contemporaneamente, produrre soluzioni di impatto“, e se ciò è vero, ecco di seguito 5 buoni motivi per i quali ogni scuola (secondaria) dovrebbe partecipare all’evento:
– La partecipazione alla Call for Schools 2017 è gratuita
– Ogni scuola partecipante potrà presentare uno o più progetti
– Creatività, passione, ingegno e inventiva sono “ingredienti” indispensabili per poter vincere la Call
– La Call for Schools è organizzata da Innova Camera in collaborazione con il MIUR
– Tutti i progetti partecipanti saranno valorizzati sul sito web della Manifestazione e il press & media team della Maker Faire li farà conoscere a giornali, radio e televisioni nazionali ed internazionali.
Cosa si deve fare per poter partecipare?
Per poter partecipare alla Call è necessario compilare la candidatura. Attenzione però, la richiesta di partecipazione può essere presentata esclusivamente da un Professore o dal Dirigente scolastico dell’Istituto.
Qui il link alla registrazione.
Ma qual è l’obiettivo della Call for Schools?
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di porre i riflettori sull’innovazione, attraverso la diffusione della cultura digitale e lo sviluppo dell’imprenditorialità individuale e collettiva, facendo partecipare alla MFR17 i progetti degli istituti scolastici ritenuti i più meritevoli.
Lo scorso anno tra le varie scuole presenti, vi era anche quella di Filippo Rosi, insegnante presso l’Istituto Tecnico Industriale M. Faraday di Ostia (Roma) nonché responsabile della Palestra dell’innovazione attivata presso lo stesso istituto. Filippo Rosi è uno degli Animatori Digitali del Lazio che ha partecipato con i suoi studenti alla Maker Faire di Roma (14-16 ottobre 2016) vincendo la Call for Schools e portando alla fiera una serie di interessantissimi prototipi realizzati dalle sue classi.
Ma chi sono i Maker? I makers, detti anche artigiani digitali vengono definiti dal sito ufficiale della Maker Faire, come l’insieme di appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, autori, artisti, studenti, artigiani 2.0, e in generale tutti coloro che creano e stupiscono con la forza delle proprie idee.
Il movimento si esprime attraverso un evento annuale, la Maker Faire, organizzata dal mensile Make. Tenutosi per la prima volta nel 2006, l’evento ha attratto annualmente un pubblico di oltre 65.000 visitatori. La Maker Faire è sicuramente la più importante fiera dell’innovazione al mondo – un evento family-friendly (adatto cioè a tutta la famiglia e non solo agli addetti ai lavori, anzi!) ricco di invenzioni, creatività e inventiva, una celebrazione della cultura e del movimento #makers.
Attenzione!
Il termine per la presentazione delle candidature/progetti è il 20 ottobre
Buona creatività (digitale) a tutti 🙂
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