Diario di viaggio di una docente nelle innovazioni didattiche
Negli ultimi due mesi ho viaggiato lungo l’Italia per partecipare a fiere e congressi dedicati alle nuove tecnologie per la didattica e in questo post voglio raccontarvi le mie riflessioni e impressioni su queste esperienze che mi hanno profondamente arricchito come docente.
Il mio “tour” ha avuto una partenza molto stimolante con l’esperienza del BarCamp a Riccione con i formatori sulle nuove tecnologie dell’Emilia Romagna: questo momento di confronto di percorsi diversi organizzato dal Servizio Marconi dell’USR ER mi ha permesso di sottolineare quanto l’utilizzo delle Google Apps sia pervasivo nella didattica e come la condivisione e l’inclusione sia il valore aggiunto offerto dalle nuove tecnologie a noi docenti.
Mi sono poi immersa nel mondo dei maker con la partecipazione a “Maker Faire Rome“: ho potuto incontrare Niel Gershelfed, l’inventore del FABLAB direttamente dal MIT di Boston, e riflettere sul fatto che la scuola si sta rivolgendo sempre di più al fare, a creare studenti competenti e consapevoli e non semplici fruitori di tecnologie create da altri. Tantissime scuole di ogni ordine e grado hanno presentato le loro esperienze: dalla produzione di materiali montessoriani con la stampante 3D, ai percorsi di coding e robotica fino all’utilizzo di delle schede Arduino e Raspberry per la creazione di strumenti innovativi ideati dagli stessi studenti (mini serre, strumenti di laboratorio di fisica, incubatori, droni…).
Mi sono spinta poi fino a Napoli all’evento Smart Education and Technologies Days presso Città della Scienza: in questa occasione ho potuto confrontarmi con docenti provenienti da tutta Italia e ho capito che le lezioni frontali non sono più la quotidianità della scuola che propone sempre di più attività laboratoriali e modalità Flipped sostenute da piattaforme e strumenti sempre più vari. Sottolineo le esperienze di Fidenia, LiberCloud, ClassFlow e Chimpa… anche con strumenti diversi lo spirito comune è quello di aumentare le esperienze di apprendimento dei nostri studenti per renderli protagonisti attivi dell’apprendimento e la presenza del docente è nel ruolo di un facilitatore e organizzatore di percorsi didattici. In questa occasione ho provato il robot tino Ozobot che mi ha conquistato per la sua facilità e applicabilità nella didattica… lo chiederò a Babbo Natale…😜
La tappa successiva è stata il Convegno di Didattica della Matematica a Castel San Pietro Terme: non è più possibile pensare l’insegnamento curricolare slegato dall’utilizzo delle nuove tecnologie… Il coding e la robotica sono strumenti che permettono di sviluppare il pensiero logico e il problema solving fin dalla scuola dell’infanzia e strumenti come Desmos o Geogebra sono grandissime applicazioni dei concetti matematici studiati alla scuola secondaria di secondo grado.
Ho poi fatto un salto a Bassano del Grappa per HitechSchool dove ho reincontrato le esperienze che ho visto in precedenza ma in particolare ho partecipato alla presentazione di una piattaforma per il tagging di video per la didattica e la creazione di lezioni usando questi materiali… ma vi racconterò questo progetto in un post successivo con un dettaglio maggiore.
La mia ultima tappa è stata Genova con la fiera ABCD: l’esperienza che mi ha colpito di più è stata proposta dal gruppo Acer con l’utilizzo della realtà aumentata per una didattica immersiva… provate ad entrare in un quadro di Van Gogh e capirete la potenzialità di questa nuova tecnologia che abbina l’immersione e l’esperienza virtuale alla gamification… ma anche per questo vi lascio con un po’ di suspence e vi racconterò meglio in un post successivo.
In tutte queste occasioni ho condiviso con i colleghi la mia esperienza di insegnamento delle scienze aumentato dallo strumento We-Lab e ho raccolto entusiasmo, idee e sorrisi di intesa!!!! Non ultimo ieri ho tenuto un workshop all’IS Fermi di Mantova all’interno dell’aula TEAL: ho avuto la dimostrazione di come un ambiente di apprendimento ben strutturato in termini di arredi e tecnologie permette di valorizzare un buon progetto didattico e può fare la differenza per la partecipazione, l’attenzione e il coinvolgimento degli studenti.
E’ meraviglioso fare il lavoro di docente in questo modo: porto nuove idee nelle mie classi e miglioro i percorsi didattici che ogni giorno propongo e costruisco con i miei studenti.
Devi accedere per postare un commento.